Nettuno è una città italiana situata nella regione Lazio, nella provincia di Roma. Si trova sulla costa tirrenica, a circa 60 km a sud-est di Roma e confina con la città di Anzio.
La città di Nettuno è famosa per il suo porto turistico, che offre attracco per barche e yacht, ed è un importante punto di partenza per i turisti che vogliono visitare le isole pontine e la costa laziale. Il porto di Nettuno è stato costruito alla fine degli anni ’50 del XX secolo e si è evoluto negli anni, diventando una moderna struttura turistica con ristoranti, bar e negozi.
Tra i luoghi di interesse turistico di Nettuno ci sono il Castello di Sangallo, una fortezza del XV secolo costruita dai Borgia, e la Cattedrale di Santa Maria Assunta, una chiesa del XII secolo che conserva al suo interno importanti opere d’arte. Altri punti di interesse sono il Museo Archeologico, che ospita reperti romani e medievali, e il centro storico di Nettuno, con le sue strade strette e caratteristiche, i negozi di artigianato e i ristoranti tipici.
Inoltre, Nettuno è famosa per le sue spiagge, che si estendono per circa 7 km lungo la costa. Le spiagge di Nettuno sono sabbiose e offrono servizi come ombrelloni, sdraio, docce e ristoranti.
In sintesi, Nettuno è una città situata sulla costa tirrenica a sud di Roma, famosa per il suo porto turistico, il Castello di Sangallo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Museo Archeologico e le sue spiagge sabbiose. La città è un importante punto di partenza per i turisti che vogliono visitare le isole pontine e la costa laziale.
La città di Nettuno
Nettuno è un comune laziale con più di 45.000 abitanti in provincia di Roma. Nettuno è l’ultimo comune a sud della provincia di Roma, Lazio, essendo situato a pochissimi chilometri dalla città di Latina.
Si trova al confine tra l’agro romano e l’agro pontino.
È una città del litorale laziale ed è bagnata dal Mar Tirreno. Confina a nord e ad ovest con il comune limitrofo Anzio, e con la provincia di Latina: ad est con Aprilia e a sud con l’omonimo comune capoluogo.
Cosa vedere a Nettuno
- Forte San Gallo – Castello medievale di Nettuno
La costruzione si trova subito a ridosso del mare del litorale di Nettuno ed è considerata tra le fortezze maggiormente intatte ed esempio di conservazione perfetta, grazie specialmente all’architettura con la quale fu concepita nel rinascimento, a quelle regole di sicurezza dettate dalla potenza di fuoco militare in continua evoluzione. - Porto Turistico di Nettuno
Caratteristiche che rievocano il passato e infrastrutture che invece rimandano al futuro. Un mix di suggestioni che, splendidamente sposate, rincorrono ora miti classici, cui e’ testimone la vecchia cittadella medioevale, ora la modernità di parte della città. Sono queste le principali basi d’attrazione che nel corso degli anni hanno promosso Nettuno come importante centro turistico e commerciale della costa laziale. - Palazzo Pamphilj a Nettuno
Si trova al centro del Borgo Medievale. Il primo nucleo risale presumibilmente al 1600, col nome di “Casino Cesi”. E’ proprietà della famiglia Cesi fino al 1648.Il 30 settembre di quell’anno viene venduto da Federico Cesi, duca d’Acquasparta a Camillo della famiglia dei Pamphilj, originari di Gubbio, il quale lo amplia con una serie di acquisti di edifici contigui, fino a conseguire la forma attuale nel 1648-50. - Torre Astura
La località, situata sulla costa 12 km a Sud di Nettuno, deve il nome ad un rapace diurno usato nel Medioevo per la caccia e oggi quasi scomparso, l’Astur. Sotto il fianco orientale della torre affiorano in mare i ruderi di una villa di età repubblicana (si individuano un vivaio per i pesci ed un piccolo porto privato) attribuita senza fondamento a Cicerone. - Villa Borghese a Nettuno
Si trova in un rigoglioso parco di circa 40 ettari, a metà strada tra Anzio e Nettuno, affacciato sul mare. Viene costruita, con il nome di Villa di Bell’Aspetto, nel 1648, ad opera del cardinale Vincenzo Costaguti (1612 – 1660), appartenente a una famiglia di banchieri originari di Genova, che si stabilisce a Roma nel 1585.
Galleria Fotografica di Nettuno
(Foto: Alfredo Rossi)