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Monumento a Pasolini di Mario Rosati

Monumento a Pasolini di Mario Rosati

Monumento all’Idroscalo di Ostia
dedicato a Pier paolo Pasolini

A trent’anni dall’omicidio il ricordo di Pasolini per sempre all’Idroscalo.
Sul luogo della tragedia da oggi una nuova stele.
Il nome del celebre poeta resterà sempre legato alla periferia, teatro della sua uccisione.

Con una cerimonia ufficiale è stato inaugurato il monumento commemorativo per l’artista friulano all’interno del parco ostiense.

Monumento a Pier Paolo Pasolini

La cerimonia – Sono presenti il presidente della XIII circoscrizione di Ostia Davide Bordoni, l’Assessore alla cultura del Comune di Roma Gianni Borgna, l’Assessore Orneli, delegato del Sindaco del Comune di Roma e Angelo Bonelli, Assessore all’ambiente della Regione Lazio (una persona quest’ultima che, negli anni, ha fornito un notevole contributo per ricordare Pasolini a Ostia).

Il luogo – Il monumento si trova tra il porto di Ostia e Tor San Michele, (di disegno michelangiolesco) all’Idroscalo dove Pasolini fu assassinato, nell’attuale parco naturale ora intitolato Parco Pier Paolo Pasolini. Intorno al Monumento, per terra su semplici pezzi di terracotta sono riprodotte scritte in marmo con versi poetici di Pasolini, tra i più noti…

L’iscrizione sul basamento del monumento – Per il basamento, si è scelta ovviamente una citazione pasoliniana: “Passivo come un uccelletto che vede tutto, volando, e si porta in cuore nel volo in cielo la coscienza che non perdona“.

L’autore Mario Rosati

Mario Rosati accanto al monumento che ha realizzato per ricordare Pasolini: è un tronco verticale in marmo travertino, sinonimo di una vita spezzata. Intorno due colombe spiegano le ali in segno di libertà e una luna piena sovrasta il gruppo. Così Mario Rosati, lo scultore che per primo aveva onorato la memoria di Pier Paolo Pasolini nel luogo dove venne ritrovato cadavere. Il monumento ora è recintato e posto all’interno di un percorso di lastre di marmo, blocchi di tufo e vetri attraversati da luci, tutti con iscritte frasi dello scrittore. Il “disegno” è lo stesso del monumento precedente. In quel luogo irreale, infatti, proprio sulla scena del delitto, Mario Rosati aveva scolpito un monumento dedicato alla memoria di Pasolini: un’opera moderna in cemento grezzo, che per vent’anni è rimasta abbandonata a se stessa, isolata tra fango, acquitrini, immondizia, sterpaglie, baracche e casupole abusive, senza neppure una targa a ricordare ove furono soppresse la persona e la poesia di Pasolini.

Due anni fa l’area dedicata al monumento è stata completamente bonificata e sistemata, i manufatti abusivi sono stati abbattuti. La nuova scultura è ora inserita nel luogo esatto in cui si trovava la precedente, nel perimetro dell’oasi ecologica dov’è situato il Centro Habitat Mediterraneo della LIPU (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli). Posta in un’area recintata, non è più circondata da rifiuti, ma dalla natura che rifiorisce. Si è dunque in fase di avanzata realizzazione del progetto “Porto di Roma e Parco Pasolini”.

L’oasi ambientale creata dalla LIPU – Nella zona dell’Idroscalo di Ostia, proprio alle spalle del nuovo Porto di Roma, in una laguna di 11 ettari ricostruita presso la foce del Tevere, è situato il Centro Habitat Mediterraneo della LIPU. Sebbene posizionata nei pressi di una zona fortemente urbanizzata, tale oasi ecologica è in breve tempo divenuta una delle ultime mete in cui gli uccelli possono trovare un riparo sicuro e stabile, dove riposarsi e procurarsi il cibo isolati da elementi di disturbo, nel corso dei loro viaggi migratori.

L’opera di ricostruzione ambientale è stata effettuata dagli operatori della LIPU in modo tale da far rivivere, nei tempi dettati dalla natura, le condizioni territoriali antecedenti la costituzione degli insediamenti umani. In posizione strategica, tra il fiume ed il mare, gli uccelli che si orientano seguendo il Tevere possono trovare stagni, canneti e duna costiera. Più di una volta si sono registrati nella zona eventi di elevato interesse ornitologico. Negli ultimi anni sono state censite sul luogo ben 180 differenti specie di uccelli, spesso anche molto rare, come il Tarabusino, che sovente vi nidifica e la Moretta tabaccata, che vi è stanziata. Proprio quest’ultima specie, presente in Italia con solo una cinquantina di coppie, è considerata vulnerabile a livello europeo ed è classificata al massimo grado d’importanza per la conservazione. Numerose sono le iniziative del centro per la salvaguardia e la liberazione di vari uccelli.
In primavera ed estate vengono poi accolti i piccoli caduti dal nido ed in inverno i rapaci feriti dai bracconieri. Gli animali vengono curati ed aiutati a riprendersi e lasciati andare una volta guariti.

A Ostia attualmente sono tre i monumenti Pasoliniani.

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Monumento a Pasolini di Gaetano Gizzi

Statua di Gizzi a Piazza Gasparri

Quello di Mario Rosati inaugurato il 1° novembre 2005 è il terzo monumento, il precedente è a Ostia, a piazza Gasparri, una piazza molto popolare, dove vivevano molti “ragazzi di vita“. È in marmo bianco, l’autore è Gaetano Gizzi e rappresenta la lotta tra due uomini [vedi foto a destra].

Un altro monumento, una stele marmorea rosso chiaro, bellissima, per cui bisogna rendere veramente un grazie immenso (allora fu osteggiato da tutta Ostia/Roma) all’attuale Assessore alla Regione Lazio Angelo Bonelli, che lo volle a tutti i costi [vedi foto sottostante].

Statua di Consagra a Piazza Anco Marzio

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Monumento a Pasolini di Pietro Consagra

È opera di Pietro Consagra deceduto nel 1995, che lo donò al Comune di Roma.

Si trova nella parte centrale di Ostia, a piazza Anco Marzio, sul lungomare, in una zona “nobile” per modo di dire, di commercianti ostiensi (i padroni di Ostia), sicuramente sempre contrari a tali iniziative.

Manca di una targa, non è facilmente leggibile la scritta Pier Paolo Pasolini, incisa sotto sul monumento.

Angelo Bonelli vuole ora – ha dichiarato ieri durante la cerimonia avvenuta all’Idroscalo per l’inaugurazione della nuova statua di Mario Rosati – far aprire un museo pasoliniano nella Tor San Michele presso l’Idroscalo (di disegno michelangiolesco).